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 BUSINESS INTELLIGENCE ovvero il PROCESSO  PRODUTTIVO  VIGILATO ( PPV )

  • accrescere la competitività e/o tenere testa alle maggiori pretese del mercato;  
  • acquisire e mantenere la stima dalla nostra clientela per quanto riguarda la tecnologia, la qualità ed il rapporto prezzo/prestazione;
  • incrementare la nostra efficienza nel produrre, vendere, assistere i clienti, sviluppare nuovi prodotti, amministrarci;
  • mantenere in ogni congiuntura livelli di profitto tali da garantirci una crescita e quindi un futuro. 

Le 10 fasi del P. P. V.

1 Riduzione del lavoro in corso

Per lavoro in corso intendiamo il materiale in lavorazione o giacente nelle varie fasi del processo produttivo.

Il lavoro in corso si riduce operando sui tempi di processo, tendendo a farli coincidere con i tempi tecnici di lavorazione.

Ma come si giunge a questo risultato?

Analizzando i tempi di Processo con uno studio approfondito della movimentazione dei pezzi lungo il ciclo produttivo e l'uso di tecniche di simulazione;

Impostando poi le operazioni su lotti tendenti a un solo pezzo, per evitare le strozzature e le fermate tipiche delle lavorazioni su grandi quantità;

Integrando infine al massimo le attività logistiche con quelle di processo.  

2 Logistica integrata

La sincronizzazione delle diverse fasi che vanno dal ricevimento dei materiali alla spedizione del prodotto finito al cliente, consente di aumentare la flessibilità e la reattività del processo produttivo.

Per realizzarla occorre ricostruire completamente il percorso di ciascun prodotto per capire come esso viene a costituirsi partendo dalla materia prima e dai semilavorati.

L’obiettivo è quello di correlare le varie fasi produttive, e quindi le diverse funzioni della fabbrica, per poterle attivare sulla base degli impulsi che arrivano dall'esterno, sulla base cioè degli ordini dei clienti.  

3 Bilanciamento della produzione

Produrre esclusivamente quello che si vende: questo è l'obiettivo a cui devono tendere i piani di produzione.

La pianificazione deve stabilire, giorno per giorno, e non sul medio o lungo termine, il "quando" e il "quanto" produrre.

Questo per evitare stime errate e quindi problemi di sovrapproduzione o di deficit produttivi.  

4 Flussi di produzione

In una fabbrica che lavora secondo i principi del PPV i mezzi e le apparecchiature devono essere distribuiti in base al flusso di produzione e non, come in passato, per aree specializzate.

In questa logica diventa sempre più importante ridurre al minimo i tempi di allestimento e attrezzaggio delle macchine e sviluppare al massimo i programmi di manutenzione preventiva.  

5 Visibilità del processo

Per "visibilità del processo" si intende la possibilità di verificare a colpo d'occhio l'andamento dalle operazioni, come su un "cruscotto", e quindi poter intervenire in modo tempestivo in caso di necessità.

La si realizza con appropriate segnalazioni sulle linee di produzione (cartelli, indicatori di preavviso), con strumenti di diagnosi in tempo reale, con spazi dedicati e organizzati.  

6 Integrazione fornitori

I partners industriali esterni devono essere coinvolti nel processo produttivo.

Se essi continuassero a lavorare sulla base di grandi lotti e su consegne a lungo termine si farebbe il classico "buco nell'acqua".  

7 Zero difetti = Qualità totale

La qualità "durante" il processo produttivo, e non dopo Perché?

Perché la qualità, se perseguita nel corso della lavorazione stessa, permette di abbassare i costi di controllo e verifica.

Per questo è fondamentale mettere tutta la qualità possibile già dentro il prodotto, ponendo grande attenzione nel prevenire tutti i possibili difetti.  

8 Maestranze con capacità polivalenti

La risorsa decisiva per condurre una fabbrica secondo i principi del PPV è costituita dalle persone che vi lavorano. In fabbrica sono sempre più necessarie persone capaci di "vedere" tutto il processo: operatori che non si dedicano esclusivamente a una particolare lavorazione ma che sanno cosa c'è prima e cosa c'è dopo, che lavorano sul prodotto come insieme e che sono in grado di svolgere anche attività di "pronto intervento" in caso di necessità.

Anche coloro che svolgono funzioni di supporto devono conoscere a fondo le tematiche produttive per operare in modo sempre più integrato ed efficace.  

9 Interfunzionalità

La trasformazione proposta dalla filosofia PPV è il passaggio dalla partecipazione delle persone agli obiettivi del proprio settore, alla convergenza degli obiettivi settoriali/personali con gli obiettivi aziendali;

Una fabbrica dove gli obiettivi sono comuni a tutte le funzioni e dove è superata la vecchia logica dei compartimenti stagni.  

10 Sistemi di Supporto

Tutto ciò che sta attorno alla produzione è importante almeno quanto la produzione stessa. 

Il supporto alle attività della fabbrica deve garantire l'agilità dei flussi di comunicazione.

Le informazioni giuste alle persone giuste nel momento giusto valorizzano la capacità

decisionaleerendono la fabbrica un insieme gestibile con maggior facilità.

 

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