Daniele sin da piccolo osservava con interesse il modo
di lavorare degli artigiani nelle loro botteghe a cielo aperto e negli
innumerevoli cantieri edili che provvedevano alle ricostruzioni ed ai restauri
nell’immediato dopoguerra. Affascinato da tutto ciò che funzionava ad energia
elettrica, non perdeva occasione per smontare e rimontare qualsiasi
apparecchiatura che gli capitava fra le mani. All’età di 5 anni si trova sui banchi di scuola, dove
cercavano d’insegnargli quello che lui avrebbe voluto scoprire da sé, a suo
modo. La scuola è stata una sfida fra la sua voglia di
sapere "oltre", attraverso l’esperienza diretta e i metodi
improvvisati della maggior parte dei suoi insegnanti, che dopo aver rubacchiato
una quasi laurea durante la guerra si erano intrufolati, per chissà quali
meriti, nell’insegnamento. Pescatori, meccanici, venditori ambulanti, muratori,
poliziotti, si sostituivano al corpo docente così accadeva che, nonostante un
curriculum scolastico a dir poco anomalo, Daniele conseguiva il diploma di
ragioniere a pieni voti tanto da guadagnargli il presalario e l’esonero dal
pagamento delle tasse universitarie. Ora i docenti universitari di Economia e Commercio
erano per lui una specie di terra promessa, seguiva tutte le lezioni
affascinato, li braccava ai seminari. Il ’68 aveva dato i sui frutti ora
l’Università per gli studenti era più “cosa nostra” ma i baroni c’erano… e il
termine poteva suonare ambiguo. Stava barcollando, si era trovato un lavoretto, l’esperienza
universitaria minacciava di farsi lunga, un annuncio sul Corriere della Sera lo
scaraventò nel futuro: niente poco di meno che la mitica IBM gli comunicò
che aveva superato i suoi infallibili test di selezione e che sarebbe stato
assunto nello stabilimento di Vimercate in provincia di Milano, nel cuore della
Brianza, come contabile. Aveva 23 anni. In IBM, i mesi presso i centri d’istruzione sparsi qui
e là nel mondo si alternavano ai mesi di lavoro in ufficio. “THINK” era scritto
sul retro del segnaposto sulla sua scrivania, “CONTROLLO FINANZIARIO” era
scritto, insieme con nome, codice personale e ufficio di appartenenza, su un
cartellino che pendeva dal taschino della sua giacca, come un prezzo dalla
giacca di un manichino. Una volta che aveva dimenticato di toglierlo all’uscita
dalla fabbrica ed era entrato in un negozio, mentre aspettava il suo turno, un
commesso gli si era avvicinato chiedendogli di aver pazienza che il
commercialista l’avevano già chiamato e sarebbe venuto subito a portare
i“libri”. Finalmente il percorso formativo di 320 ore in aula
più la partecipazione a decine di “case study” su casi reali nel corso di 4
anni, più che un Master in Finance and Business Administration dei nostri
giorni, era compiuto. Ora l’IBM sapeva di essere in buone mani, beata lei,
“Daniele aveva un titolo superiore ad una qualsiasi laurea conseguita in
Italia”, così dissero, ma Daniele doveva solo pedalare altrimenti addio
promozioni e addio aumenti. E
così fra promozioni e “job rotation” venivano le esperienze come: Responsabile Contabilità Industriale
Stabilimenti, Responsabile Piani e controlli di gestione, Analista Finanziario
IBM Customer Financing, Responsabile Formazione, Responsabile redazione
pubblicazioni ITALY FINANCE, Responsabile Marketing Finanziario e formazione
Business Partners, Responsabile Organizzazione e comunicazioni ufficiali,
– Coordinatore Rapporti Università ed enti. Il
perfezionamento della lingua inglese così come le conoscenze informatiche
certamente non potevano essere trascurate perché quotidianamente
indispensabili. Divengono per lui familiari i software gestionali
maggiormente diffusi, alcuni linguaggi fra i quali: C, Visual Basic, programmi
per costruire i Data Base Relazionali, linguaggi per la loro interrogazione
come SQL, oltre a sistemi operativi, control program, editor, in ambiente
host e Personal computer a cui si aggiunse da ultimo l’utilizzo professionale
di Internet e degli applicativi in ambiente Windows-Office.
Negli anni ’80 nasceva il nuovo stabilimento IBM di
Santa Palomba a sud di Roma sulla Ardeatina, ultimo lembo della fu Cassa del
Mezzogiorno. Pionieri tuttofare urgevano per lo “start up” Daniele era fra
quelli che oggi possono dire “c’ero anch’io”, così disse uno dei suoi direttori
durante un discorso ufficiale. Daniele si dava da fare e così arrivava l’ 11
marzo del 1985 l’ IBM QUALITY IMPROVEMENT ACHIVIMENT (Blu Achiviment) il
secondo in assoluto dato in Italia dopo il primo dato contestualmente al suo
Direttore. Daniele stabilisce la sua residenza ad Aprilia, cittadina a che si
stende a valle dei Castelli Romani nel comprensorio della provincia di Latina. Seguivano sei anni di attività febbrile in azienda,
d’innovazione, di relazioni esterne, ma che gli lasciano spazio per conseguire
la vilipesa laurea italiana in Sociologia – indirizzo economico aziendale
con 107/110 da lui ricordata come un’esperienza costruttiva e riabilitativa, ai
suoi occhi, del corpo docente italiano. Adesso era il Dott. Daniele De
Benedetti. Nel dicembre del 1991 si costituiva l’IBM CUSTOMER
FINANCING. Pionieri tuttofare urgevano per lo “start up”, il Dott. Daniele De
Benedetti è fra quelli che oggi possono dire “c’ero anch’io”, così disse
un’altro dei suoi direttori durante un discorso ufficiale, (dovevano averlo
raccomandato in qualche corso manageriale per la motivazione delle risorse
umane per alta dirigenza). Nel gennaio del 1994 l’IBM decideva che doveva
ridimensionarsi in Italia e avanzava delle buone proposte ai suoi dirigenti e
quadri in esubero, anche questa volta fra i più di 900 che hanno
accettato, “c’era anche lui” e fu tra quelli hanno dato vita, per la maggior
parte, ad attività professionali ed imprenditoriali. Dopo una iniziale collaborazione esterna con la stessa IBM, nel 1996 il Dott. Daniele De Benedetti ha iniziato l’attività di Consulente di Organizzazione e Direzione Aziendale come lavoratore autonomo, occupandosi principalmente di organizzazione e gestione reti di vendita proprietarie e in franchising, relazioni esterne, valutazione economiche gare e appalti, realizzazione processi produttivi vigilati conto proprio e conto terzi, gestione budget, controllo ROE, ROI, EVA, ricoprendo qualche volta anche incarichi di Amministratore Unico, Direttore Amministrativo, Direttore del Personale e Direttore Commerciale a contratto presso PMI italiane con fatturato medio € 15.000.000.,00 con in media 40 dipendenti. Attività che conduce ad oggi in collaborazione con studi di commercialisti, avvocati, ingegneri e una primaria finanziaria di emanazione del più importante gruppo Bancario Italiano.
L’attività ha avuto successo nell'assistere le aziende, in maggior parte PMI, che, per endemici motivi strutturali, non hanno convenienza a mantenere un permanente staff direzionale e di solito accentrano tutte le responsabilità delle varie funzioni aziendali sulla proprietà la quale può non avere specifiche competenze o pur avendole, in concomitanza del sorgere simultaneo di problemi in più funzioni, si trova nella necessità di affidare ad una professionalità esterna diversi ruoli. In tali casi il dott. Daniele De Benedetti ha gestito sempre gli incarichi con professionalità districandosi egregiamente in realtà diverse e in momenti critici.
Attività come la riqualificazione interna, l'analisi di posizionamento, la costituzione della rete commerciale lo hanno indotto a cercare e mantenere la collaborazione di professionisti ed aziende con le quali agire in sinergia. Questo ad oggi ha portato reciproci vantaggi nella crescita professionale e nello sviluppo commerciale delle singole attività che di volta in volta ha coinvolte, ricercandole soprattutto fra quelle che, in qualche modo, manifestano necessità di espandersi e consolidarsi perchè è più probabile ottenere da queste una maggiore determinazione a conseguire gli obiettivi necessari a portare a termine con successo gl’incarichi.
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